L’autore esamina in modo critico le novità introdotte dalla l. n. 134 dell’agosto 2012, che si propone di alleggerire il nostro sistema delle impugnazioni, evidentemente reputato un lusso garantistico che nuoce alla ragionevole durata del processo (e a ciò mira la riscrittura dell’art. 342 c.p.c., l’introduzione della ordinanza filtro di cui agli artt. 348 bis e 348 ter c.p.c., l’ulteriore chiusura alle nuove prove in appello, la restrizione delle censure per vizi di motivazione deducibili in cassazione). Si tratta, invero, come si osserva nell’articolo, di un assunto, esatto solo in parte, che sconta la difficoltà di risolvere sul piano procedurale (con le modifiche alle norme del codice) un gap culturale e organizzativo, senza neppure lam...